Come scegliere il formato di carta adatto al tuo progetto di stampa?

Come scegliere il formato di carta adatto al tuo progetto di stampa?

7 Febbraio 2019 Off di Unindovinocidisse

Ultimato un progetto di stampa, non è raro che sorga il dubbio circa il formato di carta da scegliere: un biglietto da visita in A4 sarebbe forse un po’ ridicolo, così come un menù in A10 sarebbe alquanto improponibile. Che fare allora?

Tralasciando i casi eclatanti come questi, è importante capire quali criteri possono determinare la nostra decisione in tal senso: vediamo di scoprirli.

Il formato più adatto

La scelta del formato più adatto per un dato progetto non è, come molti potrebbero credere, uno dei passi finali da compiere per ultimare la realizzazione del lavoro: essa infatti andrebbe effettuata a priori, già in fase di progettazione. In questo genere di errore si cade spesso, soprattutto se non si è del settore.

Ma, come individuare un formato carta o stampa adatto al progetto? Che abbiate a che fare con una brochure, con una partecipazione da sottoporre al giudizio di due quasi sposi, con un libro o quant’altro guardatevi in giro e cercate di capire quale sia la soluzione mediamente più adottata. In genere la scelta compiuta dagli altri è in molti casi dettata da precise esigenze tecniche che probabilmente i profani non colgono nell’immediato, ma che un addetto ai lavori saprebbe spiegarvi con dovizia di particolari.

In generale, elemento che un professionista tiene sempre in considerazione, un progetto, quale che sia, verrà sempre stampato su fogli più grandi da ottimizzare in seguito anche in relazione al tipo di lavorazione opzionato.

Formati: quali sono?

I formati da adeguare ai diversi progetti possono essere davvero tanti e, per meglio identificarli, dovreste far riferimento allo standard internazionale del formato carta ISO 216.

Uno dei più usati è il foglio A4 (21cm x29,7cm), vale a dire un foglio della stessa dimensione di quelli utilizzati per le stampanti comuni e con il quale è possibile realizzare della carta da lettere, oppure dei pieghevoli a più ante, un libro o, perché no, un bel depliant pubblicitario.

Oltre all’A4 comunque esistono formati compresi tra A0 (841mm x 1189mm) ed A10 (26mm x 37mm). Ricordate: un professionista, così come un sito dedicato che si rispetti (p.es. www.lemonprint.com), vi darà  sempre la possibilità di scegliere tra tutti i tipi di formato sopra elencati.

Esistono delle regole?

Quando si realizza un progetto, non necessariamente bisogna attenersi alle soluzioni individuate da altri: il consiglio è di trarne spunto, di cercare di capire quali ragioni tecniche o quali motivazioni pratiche abbiano spinto il progettista a preferire quell’opzione piuttosto che un’altra apparentemente più corretta, ma niente di più.

In sostanza infatti possiamo dire che esiste un formato ideale ma non un formato perfetto a cui attenersi necessariamente. Il professionista però prima di consigliarvi un formato specifico deve tenere conto di varie motivazioni tecniche ed economiche nonché della finalità ultima del progetto. Insomma: realizzare un biglietto da visita in A4, come dicevamo prima, non avrebbe senso, ma scegliere un formato piccolo rettangolare o quadrato, per esempio, sta all’originalità del cliente ed alla fattibilità del progetto.

In poche parole quello che importa allora è trovare il perfetto equilibrio tra estro e necessità tecniche, tra praticità di utilizzo e costi di realizzazione.