Cosa vedere in Basilicata?

Cosa vedere in Basilicata?

19 Gennaio 2019 Off di Unindovinocidisse

In Basilicata c’è sempre qualcosa da scoprire. Ogni festa nasconde una storia e una tradizione che non smette mai di affascinare. Il 29 maggio è il giorno della celebrazione pagana di San Gerardo, il protettore della città di Potenza. Ho cercato informazioni sull’origine di questa leggenda. Si presume che in seguito alle invasioni degli Ottomani nel corso del XII secolo, le popolazioni autoctone abbiano voluto esorcizzare le loro paure attraverso questa festa.

La sfilata, vi posso dire che è molto bella e ricca di attori che sfilano lungo le vie della città. Inizia con i paggi che ostentano i gonfaloni delle sei porte, seguiti dai gentiluomini locali che indossano lunghe tuniche, casacche e pantaloni con sbuffi, cappelli e cenci. Le damigelle sfoggiano sontuosi abiti e una marea di gioielli.

La seconda parte della sfilata prevede la presenza del Gran Turco Cipollino, un uomo grasso seduto sul suo barracino mentre fuma il narguilé. Bello è il resto della sfilata composto da schiavi, odalische, mangiafuoco e lanciatori di spade. Non potete perdere questo straordinario spettacolo a Potenza.

Sapori lucani in viaggio

Basilicata in Tir è stato un evento iniziato nel 2007 e concluso nel 2011, fedele al motto “Basilicata nice to meet you”. La rassegna itinerante proponeva la degustazione e la vendita di prodotti tipici selezionati, dal vino doc Aglianico del Vulture alle mille forme di pasta tradizionale.

Erano un centinaio le città toccate da Basilicata in Tir, che, partendo da Salerno, concludevano la marcia a Bari, per un totale di 10 tappe in più di 2500 chilometri. Ampio spazio era dedicato ai prodotti della ricca tradizione enogastronomica lucana, con tanto di degustazioni guidate e consigli di chef che ben prestavano a soddisfare qualsiasi curiosità per quel che riguarda la ricca cucina.

Nel padiglione espositivo infatti era stato attrezzato un vero e proprio angolo del sapore dove i visitatori potevano assaggiare e portare a casa un paniere selezionato di prodotti tipici: il vino Doc Aglianico del Vulture, ambasciatore indiscusso del made in Basilicata, le mille forme della pasta tradizionale lucana, l’olio extravergine di oliva, i dolci e gli immancabili insaccati picernesi, altro prodotto principe del gusto lucano, come le verdure sott’olio e gli ormai famigerati peperoni cruschi Igp di Senise, proposti non solo come croccante ingrediente di primi e secondi piatti, ma anche come stuzzicante aperitivo.

Tutto questo non solo per far conoscere i prodotti locali, ma per insegnare a tutti il gusto dei sapori locali, troppo spesso messi da parte dai cibi esterofili, e quindi favorire la difesa, la conservazione e la tutela di questa ricchezza.

Il progetto Basalicata in Tir vedeva la diretta partecipazione di quasi trenta comuni, una ventina di aziende agroalimentari e diverse associazioni che mettevano in vetrina una prelibata carrellata di prodotti tipici di qualità, unita a materiale informativo che mirava a promuovere la regione dal punto di vista turistico.