La moderna meteorologia è affidabile?
Il meteo è quella scienza multidisciplinare che analizza la durata, l’intensità e l’evoluzione dei fenomeni atmosferici, inquadrandoli in uno spazio più o meno limitato ed in un range temporale preciso.
Le previsioni del tempo non possono prescindere dallo studio approfondito dell’atmosfera e dei tanti elementi che interagiscono con essa, poiché soltanto grazie alla multidisciplinarietà e al supporto delle moderne tecnologie, riescono ad offrire performance migliori e più puntuali.
La strumentazione della quale si avvalgono i meteorologi annovera diversi congegni ideati per le rilevazioni dirette ed indirette. I parametri meteo che più di tutti entrano in gioco quando si sta elaborando una previsione meteo precisa e scientificamente affidabile, sono la temperatura dell’aria, la pressione atmosferica, la direzione, la temperatura e la forza del vento, il tasso di umidità in atmosfera. Il meteo è una scienza empirica, che fa leva sulle conoscenze pregresse e sulle misurazioni raccolte in passato.
Oggigiorno, la tecnologia applicata a questa scienza ha raggiunto risultati insperati, compiendo un salto di qualità più che evidente, soprattutto grazie all’impiego di ulteriori strumenti di grande precisione, quali i satelliti meteo, le mappe ad alta definizione, i palloni sonda.
I risultati raggiunti dalla tecnologia e gli strumenti prodotti negli ultimi decenni
Nel corso dei secoli, l’uomo si è applicato nella creazione e nell’affinamento di alcuni strumenti utili nell’elaborazione di previsioni del tempo affidabili, che giungessero a predire eventi climatici con riferimenti temporali sempre più distanti. I ritrovati della tecnologia che più di qualsiasi altro corrono in aiuto di appassionati e meteorologi professionisti sono i satelliti meteo e le fotografie ad altissima definizione scattate dalle distanze siderali dello spazio aperto.
I satelliti meteo sono satelliti artificiali che monitorano la terra ed immagazzinano informazioni sulla copertura nuvolosa, sulle condizioni climatiche, sui trend in atto e sulla trasformazione dei parametri che generano effetti tangibili sul clima terrestre.
I satelliti geostazionari orbitano seguendo il movimento della terra restando stabili al di sopra di un punto prefissato, il più delle volte localizzato tra i tropici e l’equatore. I satelliti polari, invece, puntano l’occhio sui poli e sui loro emisferi, misurando la copertura glaciale e confrontandola con quella delle stagioni passate, nonché la formazione di alte e basse pressioni.
Le fotografie scattate dai satelliti danno origine all’elaborazione dei preziosissimi modelli matematici, generati dai principali centri di calcolo ed impiegati da qualsiasi istituto meteorologico del mondo per l’elaborazione delle previsioni del tempo a breve, medio e lungo raggio.
I modelli si suddividono in mappe globali e mappe a limitata estensione territoriale (LAM). Entrambe offrono una fotografia delle condizioni climatiche attuali e a distanza di alcune ore (generalmente la loro affidabilità raggiunge una distanza temporale prossima alle 72/96 ore), inquadrando l’evoluzione di eventuali zone di bassa o alta pressione, piuttosto che di sistemi temporaleschi ed avvezioni di aria calda e fredda.
I palloni sonda tracciano rotte verticali all’interno dell’atmosfera ed offrono profili termici ed igrometrici delle diverse altitudini. Le stazioni meteo rilevano i valori e tracciano profili della temperatura, dei tassi di umidità, della ventilazione, della pressione e degli accumuli piovosi.