Perché c’è uno champagne che si chiama Veuve Clicquot?

Perché c’è uno champagne che si chiama Veuve Clicquot?

29 Aprile 2022 Off di Unindovinocidisse

Il Veuve Clicquot è uno degli champagne francesi più famosi al mondo ma da dove deriva il suo nome un po’ particolare? Se conosci un po’ il francese infatti, sai sicuramente che Veuve significa “vedova“. Un appellativo senza dubbio un po’ strano per uno champagne, ma tra poco scopriamo insieme il perché.

Storia dello champagne Veuve Clicquot

Veuve Clicquot è uno champagne nato nel 1772 in Francia, dove l’uomo d’affari Philippe Clicquot (leggi la storia) decise di fondare il proprio negozio di vini, dall’insegna “Clicquot“. Si trattava di una piccola realtà, però il suo scopo fin dall’inizio fu quello di farsi conoscere anche al di fuori dei confini nazionali. Tale obiettivo ambizioso venne raggiunto solo in un secondo momento grazie alla nuora.

Per veder crescere la fama del marchio Clicquot quindi dobbiamo aspettare che François Clicquot, figlio di Philippe, conobbe Barbe Nicole Ponsardin e nel 1798 la sposò.

La donna ereditò la passione per la produzione e la commercializzazione dello champagne, però è grazie al suo talento e determinazione che riuscì a portare l’azienda a ottenere un fama regionale, poi nazionale e infine  mondiale. Quando a soli 27 anni restò vedova, continuò far crescere l’impresa a tal punto da renderla una delle più rinomate dell’intera regione.

Perché il nome Veuve Clicquot

Barbe Nicole Ponsardin è stata una delle più grandi imprenditrici della storia moderna e ancora oggi viene ricordata per la sua capacità di far crescere una piccola impresa di champagne a tal punto da renderla famosa in tutto il mondo.

Non a caso il nome dello champagne è proprio Veuve Clicquot, cioè vedova Clicquot, l’appellativo cui qui la donna era tra l’altro conosciuta nel suo ambiente sociale. Da questo momento la fama dello champagne fu tutto in salita.

La collezione di Veuve Clicquot

Tutta la serie di champagne Veuve Clicquot (scopri la selezione) è costellata di prodotti che nel corso del tempo sono riusciti a raggiungere un alto successo. Si tratta di una collezione lussuosa, che vede in testa il suo champagne Cuvée Veuve Clicquot Brut Yellow Label. E’ il grande classico della maison ed è uno degli champagne più famosi al mondo. Nasce dall’unione di 60 differenti Cru.

A seguire c’è il primo rosé creato da Madame Clicquot, il quale nasce dalla una miscela di Pinot Nori, Chsrdonnay e Pinot Meunier, con l’aggiunta di vini rossi ottenuti da uve nere. Famosi poi il Veuve Clicquot Champagne Cuvée Saint-Pétersbourg e il La Grande Dame 2004 Veuve Clicquot.

L’espansione dei terreni

Grazie alla lungimiranza di Madame Cliquot, la maison acquistò man a mano sempre più terreni. A oggi comprende la bellezza di 390 ettari di vigneti lungo i pendii collinari che circondano Reims. L’86% è stato classificato come Grand Cru o Premier Cru. Tali vigneti sono tutti composti da uve come il Pinot Noir, il Pinot Meunier e per la maggior parte di Chardonnay.

Il terreno dove avviene la coltivazione ha un sottosuolo gessoso e di tipo calcareo ed è ben esposto al sole. Le condizioni climatiche di questa particolare zona permettono che la maturazione dell’uva avvenga perfettamente. Allo stesso tempo però, senza la particolare preparazione del terreno, tutti gli ottimi risultati raggiunti non sarebbero stati possibili. Questo garantisce infatti che le vigne ricevano sempre il giusto nutrimento e che siano protette dagli agenti nocivi esterni.

Il primo champagne millesimato e la tecnica di reumage

La vedova Clicquot conquistò presto l’appellativo “La grande Dame“. Nel 1810 infatti la maison, ancora sotto la sua guida, produsse il primo champagne millesimato. Ed è questo uno dei periodi storici più importanti per lo champagne, un’annata eccezionale che ha visto crescere ancor di più il successo commerciale del Veuve Clicquot.

Tra gli altri obiettivi raggiunti dalla vedova Clicquot troviamo per esempio il perfezionamento della tecnica del remuage (vedi di cosa si tratta), il cui scopo è quello di chiarificare il vino ed eliminare il deposito facendolo depositare grazie a una rotazione della bottiglia nel bidule.

Lavorò alla messa a punto della liqueur de tirage, utile per la rifermentazione in bottiglia. Il motivo però per cui l’azienda riuscì a raggiungere questo successo è stato senza dubbio il suo desiderio di seguire personalmente ogni aspetto della lavorazione.

L’espansione dello champagne Veuve Cliquot verso la Russia

Nonostante storicamente l’Europa stava vivendo un importante blocco economico e per gli imprenditori era difficile espandersi al di fuori del vecchio continente, Barbe Nicole Ponsardin riuscì nel 1814 a superare questo blocco.

Decise di sviluppare delle relazioni commerciali solide con la grande aristocrazia russa dell’epoca, espandendo con successo i confini della propria fama e allo stesso tempo riuscì a contravvenire all’embargo che era stato imposto dallo stesso Napoleone. Fu questo il periodo in cui Madame Clicquot divenne famosa nel mondo dello champagne.

Nel 1986 invece il marchio Veuve Clicquot entrò a far parte del gruppo di lusso Louis Vuitton, insieme ad altri marchi di champagne particolarmente famosi, come per esempio il Moët & Chandon.