Quante sono le persone vittime di malasanità?
Stabilire con precisione quante siano le persone che ogni anno sono vittime di malasanità è alquanto difficile. I numeri infatti non sono basati su fonti statistiche, come accade per conoscere quante persone hanno una determinata malattia, ma su stime.
Sembra strano ma al momento nessuna istituzione sanitaria pubblica si è mai adoperata per creare una sorta di database con i dati delle ricerche relative ai casi di malasanità. Quello che è diventato nostro malgrado un termine comune, molto utilizzato dalla gente, racchiude però moltissimi casi, in Italia e nel mondo. A volte gli errori medici, o quelli compiuti da chi opera nelle strutture ospedaliere, comportano un danno biologico al paziente e nei casi più gravi la morte.
I numeri della malasanità in Italia
I casi di malasanità italiani si verificano indifferentemente in strutture sanitarie pubbliche e private e i pazienti o i loro famigliari che avanzano cause sono circa 300 mila. L’errore medico nel nostro Paese è meno raro di quanto si pensi.
Dalle statistiche relative all’anno 2020 si evince che su 100 mila abitanti, il tasso medio di mortalità è pari a 69,93. Questo numero varia poi a seconda della zona ed il record di decessi per malasanità appartiene alla Campania con 89,83. La regione dove si verificano meno casi di mortalità per errori medici è il Trentino, che ha un tasso pari a 50,81.
L’elevato rischio di casi di malasanità si concentra prevalentemente al Sud e nelle isole dove è del 44,5%. Errori medici e del personale sanitario al Nord si attestano sul 32,2% mentre le cose vanno meglio al Centro dove il dato si ferma al 23,2%.
Quali sono i reparti più a rischio di malasanità
I casi di malasanità più numerosi si verificano nei reparti chirurgici dove si rilevano oltre il 38% degli errori medici. Molto elevato anche l’ambito degli errori diagnostici che rappresentano più del 20% dei casi di malasanità. Ci sono poi gli errori terapeutici che si attestano al 10,8% e le infezioni che i pazienti contraggono al pronto soccorso o durante la degenza ospedaliera. Questi dati colpiscono il 6,7% delle persone vittime di malasanità.
Entrando nel dettaglio possiamo constatare come i reparti più a rischio, cioè quelli interessati dal maggior numero di errori medici, sono la traumatologia e l’ortopedia con il 20,3%, seguiti dalla chirurgia generale con il 12,9%. La malasanità colpisce poi quasi allo stesso modo il pronto soccorso con il 12,6% e chiude questa preoccupante classifica la ginecologia, dove gli errori rappresentano il 10,9% dei casi. Questi numeri sono tutt’altro che confortanti e ci devono fare riflettere su quanto il sistema sanitario italiano abbia delle criticità gravi che si ripercuotono inevitabilmente sulla pelle dei pazienti.
Le cause della malasanità sono diverse e sono riconducibili innanzitutto allo scarso numero di infermieri. Rispetto alla media europea di 8,5 infermieri ogni mille abitanti, in Italia il personale medico si ferma a 5,8 per mille abitanti. Va meglio con i medici, 4 ogni 1000 abitanti, ma sono sempre troppo pochi per assicurare l’efficienza del sistema sanitario. Poi c’è il problema legato alla mancanza di posti letto. Se in Europa la media si attesta su 5 posti letto, in Italia ci si ferma a 3,2. Proprio la mancanza di personale sembra essere la causa di un gran numero di episodi legati alla malasanità.
Quanto costa la malasanità allo Stato
La nostra Costituzione prevede che lo Stato si prenda cura della salute dei cittadini e quando l’integrità fisica viene compromessa all’interno di un ospedale si manifesta un danno biologico. In questo caso la vittima di malasanità ha diritto ad un risarcimento e lo Stato si fa carico di questi costi.
Gli episodi di malasanità rappresentano dunque un consistente esborso di risorse pubbliche per lo Stato, che inevitabilmente si traducono in tagli degli stanziamenti a favore del settore sanitario. Possiamo evincere dalle statistiche più recenti che in media ogni caso di malasanità risarcito dallo Stato si aggiri sui 97 mila euro ma questo dato subisce ogni anno un incremento del 4%.
Il dovere di proteggere la salute dei pazienti
Va detto però che il nostro apparato sanitario è fatto anche di eccellenze che altri paesi ci invidiano. La malasanità è certamente una piaga del sistema sanitario italiano e il benessere del cittadino e la sua salute vanno tutelati meglio, perché morire per colpa di un errore medico e non di una malattia è gravissimo. Per aiutare i cittadini italiani a denunciare i casi di malasanità è nato il sito www.risarcimentosalute.it, che permette di ricevere una consulenza legale senza impegno, per far valere i propri diritti e dare dignità alle vittime.