Come trasformare una startup in un’azienda redditizia?

Come trasformare una startup in un’azienda redditizia?

17 Agosto 2022 Off di Unindovinocidisse

Sono in molti oggi a scegliere di fondare una startup. Si tratta di un grande passo, che ci trasforma in veri e propri imprenditori. Proprio questa trasformazione dovrebbe favorire anche una diversa forma mentis: ci stiamo a tutti gli effetti lanciando all’interno del mercato, con tutti i rischi che ciò comporta. Per questo è importante non solo pensare alle proprie idee e alle proprie competenze, ma anche a come rendere l’impresa veramente redditizia.

Ecco perché in questo articolo abbiamo scelto di elencare quali sono gli elementi chiave che ci permettono di migliorare i nostri profitti, rendendo la startup più competitiva e facendola emergere all’interno del mercato.

Come rendere redditizia una startup

Molte startup cercano di lavorare nel settore dell’innovazione, (secondo il MISE al 30 settembre 2020 se ne contano 12.068) e può rivelarsi una scelta decisamente vantaggiosa. Le nuove tecnologie offrono molte possibilità, e inoltre si caratterizzano per una grande flessibilità, in grado di adattarsi alle crisi e anche di cavalcare l’onda del momento. In questo modo si può lavorare sia sul breve che sul lungo termine, cercando di ottenere risultati immediati ma senza dimenticare di progettare il tutto in prospettiva del futuro.

In ogni caso ciò da cui bisogna partire è una singola e semplice idea. Se crediamo di avere una idea vincente possiamo iniziare a costruire la nostra nuova azienda intorno a questo concetto. Un’idea però non basta, serve molto ma molto di più. Di seguito tutti i nostri consigli su come gestire la propria startup nei minimi dettagli, cercando di renderla redditizia e di successo.

Ricerche di mercato

Sarebbe bello essere gli unici sul mercato, senza concorrenza, ma ciò accade davvero di rado. Qualsiasi sia la nostra idea è probabile che ci siano già dei concorrenti con servizi e prodotti simili, pronti a limitare la nostra espansione. Ecco perché il primo passo da fare è analizzare il mercato nei minimi dettagli, cercando di comprendere a che tipo di pubblico dobbiamo rivolgerci e quali sono i principali competitors.

Attraverso l’analisi della concorrenza possiamo capire cosa contraddistingue i loro prodotti, e in che modo la nostra proposta può differenziarsi. Inoltre dobbiamo trovare quali sono i loro punti di forza e quali invece i punti deboli. In questo modo potremo arrivare sul mercato con un prodotto in grado di risultare unico e riconoscibile. L’analisi del mercato può anche aiutarci a capire a che prezzo posizionare il nostro prodotto. Il prezzo è un elemento fondamentale per rendere redditizia la propria attività.

Cercare un incubatore di startup

Per rendere una startup redditizia abbiamo bisogno di esperienza, formazione e finanziamenti. Possiamo trovare questi e altri servizi affidandoci a delle nuove realtà, gli incubatori per startup, come b-plannow. Il loro scopo è proprio quello di fornire alle giovani startup tutto ciò di cui hanno bisogno per emergere all’interno del mercato. Oltre ai finanziamenti, che possono aiutarci a raggiungere il capitale necessario per avviare l’azienda, troviamo l’aiuto di consulenti esperti, pronti a guidarci nelle prime fasi di questa nuova avventura.

Finanziamenti

Nel paragrafo precedente abbiamo parlato di finanziamenti, ma gli incubatori non sono certo l’unica possibilità. Oggi è possibile rivolgersi a numerose altre opzioni, come ad esempio il crowdfunding, che ci consente di chiedere il sostegno direttamente al nostro pubblico. In alternativa ci si può affidare a dei finanziatori privati, pronti a investire in startup innovative e che potrebbero aumentare il proprio valore in futuro.

Strategie di vendita e marketing

Per rendere una startup redditizia abbiamo bisogno di posizionare in maniera perfetta il nostro prodotto, sia che si tratti di un qualcosa di materiale, sia che si tratti di un servizio. Per questo motivo, per trasformare un’idea in un business di successo è fondamentale studiare il pubblico, dividendolo in target primario e target secondario. Il target primario è il pubblico principale a cui stiamo cercando di vendere, mentre il pubblico secondario sono coloro che potrebbero essere interessati all’acquisto del prodotto. In base a questa analisi è possibile organizzare delle vere e proprie strategie di vendita.

Attenzione anche al marketing. Il pubblico deve imparare a conoscere ciò che stiamo offrendo, e per farlo bisogna utilizzare i canali giusti. Molto dipende dal target di riferimento. Ad esempio un pubblico adulto può essere raggiunto dai media mainstream, come giornali e canali televisivi. I giovani invece prediligono internet, con l’uso dei social media. Una buona campagna di marketing è utile sia prima del lancio della startup, sia quando la startup è già pienamente attiva.

Ottimizzare il business

Ogni azienda ha i suoi costi, e ridurli significa diminuire le spese che periodicamente ci ritroviamo a sostenere. Cercando di ottimizzare il nostro modello di business riusciremo a ridurre di molto le spese, eliminando il superfluo e rendendo il lavoro all’interno dell’azienda più snello e flessibile. Per ottenere questo risultato è importante effettuare delle vere e proprie analisi, cercando di capire dove e in che modo possiamo migliorare. Negli ultimi anni l’ottimizzazione del business si è legata a doppio filo con la ricerca di una migliore sostenibilità, come hanno fatto queste startup italiane che lavorano per salvare l’ambiente, eliminando il più possibile gli sprechi e i consumi in eccesso.